DescriVedendo è un metodo per rendere accessibili i contenuti di opere d’arte visiva e i percorsi museali a chi vede poco o nulla, utilizzando le potenzialità evocative del linguaggio: si basa infatti su parole e frasi scelte con cura, organizzate in sequenze preordinate, che facilitano la formazione di immagini mentali. Nasce da una specifica ricerca condotta per comunicare in modo efficace figure, forme, luci e colori con il solo uso delle parole. Il risultato è quindi un testo che descrive in modo accurato il contenuto di un’immagine composita, sia essa rappresentata da un dipinto, una scultura, un oggetto antico, o anche un ambiente come l’interno di una chiesa o la sala di un palazzo. Ciò è particolarmente utile per le persone cieche o ipovedenti, alle quali si aggiunge una fascia sempre più ampia di popolazione anziana che presenta limiti nella funzione visiva. Un ulteriore vantaggio del testo descrittivo è che una volta prodotto può facilmente essere convertito, oltre che in file audio, in stampa a caratteri ingranditi o Braille, ma anche in lingua dei segni e lingue semplificate, divenendo quindi accessibile per altre disabilità, come ad esempio quelle uditiva e cognitiva. Inoltre, DescriVedendo è risultato gradito e di interesse anche per le persone normodotate, che seguendo lo sviluppo del testo riescono a concentrarsi meglio e a cogliere particolari di un’opera che altrimenti non verrebbero apprezzati.
Pertanto, DescriVedendo si è dimostrato nella prassi uno strumento fortemente inclusivo, che andando a integrarsi con le varie componenti storico-artistiche sviluppate dagli esperti museali, può offrire a una più ampia platea pari opportunità di fronte all’arte visiva. Negli ultimi anni abbiamo già descritto morfologicamente diverse decine di opere e collaborato a sviluppare percorsi in importanti realtà che conservano il patrimonio artistico italiano.
DescriVedendo viene promosso dall’Associazione Nazionale Subvedenti – odv, che dal 1970 opera per dare supporti e servizi alle persone con disabilità visiva, ma che negli anni ha già portato a termine anche importanti progetti in rete con altre realtà che si occupano di differenti disabilità (motoria, cognitiva, sensoriale).